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la formazione di numerosi ponti termici, attraverso i quali molto calore fuoriesce verso
l'esterno durante la stagione del riscaldamento. Ciò è ben visibile nelle foto ottenute
dalla ricerca dell'oggetto con una termocamera. Sulla loro base, è possibile individuare
i punti di maggiore dispersione termica e adottare misure per eliminarli.
La modernizzazione termica è il modo migliore per migliorare l'efficienza
energetica degli edifici esistenti. Consente di risparmiare energia, che a sua volta si
traduce in minori costi legati al riscaldamento in inverno o al raffreddamento in estate.
La modernizzazione termica attraverso l'isolamento dell'edificio comprende le seguenti
attività:
• Isolamento delle partizioni esterne - stesura di uno strato isolante che impedisca
il raffreddamento o il surriscaldamento dell'interno dell'edificio
• Sostituzione di porte e finestre - scelta di modelli appropriati con elevate proprietà
isolanti che evitino i ponti termici
• Isolamento del tetto - un tetto ben scelto permette di ridurre le perdite di calore
fino a diverse decine di punti percentuali.
Un esempio eccellente di queste attività è la modernizzazione termica di uno
degli edifici dell'Università di Stirling [7]. Il vecchio edificio era termicamente inefficace
ed è stata commissionata una serie di studi di termografia. Sono stati eseguiti prima e
dopo i lavori di costruzione che hanno aumentato l'isolamento delle partizioni esterne. Il
termogramma "prima" mostra temperature più elevate di pareti e finestre. Il
termogramma "dopo" indica temperature molto più basse, il che significa che attraverso
le pareti divisorie fuoriesce meno calore rispetto a prima (Fig. 3).
Figura 3. Termogramma prima e dopo l'ammodernamento termico dell'edificio
1.3. Sistema di riscaldamento e di acqua calda
La seconda fase dell'ammodernamento termico consiste nella valutazione
dell'efficienza della fonte di calore dell'edificio e nella sua eventuale sostituzione,
nonché nel miglioramento dell'efficienza dei dispositivi e degli impianti che collaborano
con la fonte. La sostituzione della vecchia fonte di calore inefficiente viene effettuata
nella seconda fase perché la potenza della nuova caldaia deve essere adattata alla
domanda di calore attuale. Le fonti di calore più efficaci sono le caldaie a gas o le
pompe di calore. Vale la pena di prendere in considerazione soprattutto le caldaie a
condensazione che, oltre all'energia di combustione, utilizzano anche il calore
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